Trasformare una delle moto simbolo degli anni '70 in una splendida dirt-track non è una cosa semplice. Modificarla con gusto, stile, e anche riuscire nell'intento di farle emanare un fascino particolare, è ancora più complicato. I ragazzi di Gitiellemoto ci sono riusciti allestendo un pò di tempo fa una splendida tracker su base Kawasaki Z1 900 del 1975 davvero molto bella e unica nel suo genere.
Le modifiche hanno interessato soprattutto il comparto ciclistico: la moto è dotata di una forcella a steli tradizionali presa in prestito da una Kawasaki GPZ 900 R e montata su piastre artigianali, ed inoltre è stata equipaggiata con uno splendido forcellone in alluminio a sezione quadrata e con capriata di rinforzo inferiore realizzato dalla Metmachex. I freni, anteriore e posteriore, sono marchiati Beringer (splendida la flangia di attacco rossa del singolo disco anteriore).
Il telaio è rimasto sostanzialmente immutato ed è stato modificato per ospitare i quattro scarichi verniciati di bianco fino ai terminali, che donano alla moto un look a dir poco fantastico.
I quattro "coni" che si integrano perfettamente nella linea della moto, cosi come i collettori e il codone sono in alluminio e sono realizzati dal "Maestro dell'alluminio", Ferruccio Codutti.
Il telaio è rimasto sostanzialmente immutato ed è stato modificato per ospitare i quattro scarichi verniciati di bianco fino ai terminali, che donano alla moto un look a dir poco fantastico.
I quattro "coni" che si integrano perfettamente nella linea della moto, cosi come i collettori e il codone sono in alluminio e sono realizzati dal "Maestro dell'alluminio", Ferruccio Codutti.
Il motore, oltre all'adozione dell'attuatore per il comando della frizione idraulica, non ha subito particolari modifiche ed è stato verniciato con diversi colori: si va dal nero del corpo cilindri, per rendere omaggio alla prima serie della Z1 900, fino alle varie tonalità di verde della testata, del basamento e dei carter laterali.
Volevo farvi notare anche la verniciatura del serbatoio, la gommatura tipica delle supermotard (gomma slick posteriore e rain anteriore) e anche la tabella portanumero che cela un faro a scomparsa. Molto "racing" anche la mancanza del parafango anteriore.
La moto è davvero ben realizzata, e la cura e la passione che c'è dietro è davvero ai massimi livelli. Peccato per quelle mille tonalità di verde...
Francè





Foto: Gitiellemoto e Ottonero
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