Il salone di Milano dello scorso anno è stato caratterizzato principalmente dalla numerosa presenza di prototipi europei che, è proprio il caso di dirlo, hanno fatto colpo nel cuore degli appassionati. La triade di Guzzi disegnate da Pierre Terblanche, le concept Ktm di 125 cc e l'incredibile "modern cafè racer" allestita dalla BMW, oltre a prefigurare i nuovi modelli che vedranno la luce fra qualche anno, hanno contraddistinto efficacemente la 67° edizione della rassegna milanese nonostante la crisi economica internazionale.
La casa di Monaco stupisce ancora, soprattutto per la notevole carica innovativa - sia in termini di design che sotto il profilo tecnico - che ha dato alle sue motociclette negli ultimi 7-8 anni.
Dopo la nuova serie K, le performanti bicilindriche HP2, e l'hypersport S 1000 RR mi aspettavo, per via delle informazioni lette su varie riviste specializzate, una sei cilindri boxer destinata prevalentemente al turismo "regale".
Invece sono stato letteralmente colto di sorpresa quando ho visto la Concept 6, splendida "cafè racer del terzo millennio" che, in tutta sincerità, sembra quasi voler andare a sfidare, a 4 anni di distanza, un altro prototipo futuristico, prodotto dalla Suzuki e denominato "Stratosphere", mostrato al Salone di Tokyo del 2005 e (purtroppo) mai commercializzato.
Dopo la nuova serie K, le performanti bicilindriche HP2, e l'hypersport S 1000 RR mi aspettavo, per via delle informazioni lette su varie riviste specializzate, una sei cilindri boxer destinata prevalentemente al turismo "regale".
Invece sono stato letteralmente colto di sorpresa quando ho visto la Concept 6, splendida "cafè racer del terzo millennio" che, in tutta sincerità, sembra quasi voler andare a sfidare, a 4 anni di distanza, un altro prototipo futuristico, prodotto dalla Suzuki e denominato "Stratosphere", mostrato al Salone di Tokyo del 2005 e (purtroppo) mai commercializzato.
Suzuki Stratosphere Concept 2005:

Volevo cogliere, inoltre, la vostra attenzione sul raffinato impianto di scarico con i tre "camini" per lato e la massiccia zona centrale della moto, imponente e simbolo di "forza bruta" ed elevata potenza.
Il propulsore di 1,6 litri a carter secco, con circa 130 Nm di coppia disponibili a soli 2000 giri/min, ride by wire e varie mappature disponibili, è inserito in un telaio a ponte in lega leggera, sospeso dalle conosciute unità ammortizzanti BMW: Duolever e Paralever.
Molto belli anche i cerchi fucinati, già disponibili come optional sulla serie K, le pinze a sei pistoncini prodotte dalla Sumitomo, e la strumentazione digitale.
Molto belli anche i cerchi fucinati, già disponibili come optional sulla serie K, le pinze a sei pistoncini prodotte dalla Sumitomo, e la strumentazione digitale.
Spero che questa BMW possa entrare velocemente in produzione...del resto è ora di rinverdire i fasti delle mitiche "in-line six" di fine anni '70 quali Benelli Sei, Kawasaki Z e Honda CBX!
Brava Bmw!
Francè















Foto: Bikewalls e Mototribu
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